PrintNightmare è una vulnerabilità scoperta in Windows che permette attacchi attraverso i protocolli di stampa. Sono mesi che la casa di Redmond si scontra con questa problematica senza apparentemente venirne a capo. L’ultimo Patch Tuesday di settembre ha visto Microsoft rilasciare circa 60 patch tra cui una proprio per il problema in questione.
A quanto pare però, il fix introdotto crea più controindicazioni che benefici ed il tutto è confermato dalle tante note divulgate proprio dagli utenti. Eppure i programmatori di Microsoft hanno apportato pesanti modifiche al codice per cercare di arginare il problema che si verifica con qualsiasi marca o modello di stampate con Driver Type 3 o 4. Nessun problema se invece la stampante è collegata via USB.
Monitoreremo gli sviluppi e le novità su questo fronte ormai molto caldo.
Oltre alla vasta gamma di articoli ed il prezzo spesso conveniente, il plus di Amazon è da sempre, soprattutto per i clienti prime, la consegna veloce ed a domicilio. Però, è anche vero che non sempre possiamo restare a casa in attesa del corriere e soprattutto in questo periodo di Covid-19, sia per noi, sia per i corrieri, meglio ridurre al minimo i contatti. Per questi motivi utilizzo e consiglio a tutti l’utilizzo del locker Amazon.
Si presenta come un grosso armadio giallo con tanti sportelli ed uno schermo touch al centro. Una volta ricevuta la mail che indica la disponibilità del vostro pacco sarà sufficiente recarvi presso il locker quando più vi fa comodo, inserire il codice ricevuto e ritirare il vostro acquisto. È comunque previsto un tempo massimo di 3 giorni per il ritiro dopo di che il pacco verrà rispedito ad Amazon.
Naturalmente ci sono delle limitazioni all’utilizzo degli armadi e sono fondamentalmente legate alle dimensioni ed al venditore. Solitamente vi si possono ricevere gli articoli almeno spediti da Amazon, che però sono anche i più consigliati per un acquisto veloce e sicuro. Il locker può essere inoltre utilizzato per i resi. Basterà specificarlo in fase di preparazione del reso e, una volta imballato il prodotto da restituire, inserirlo nell’alloggiamento grazie al codice che ci verrà comunicato. Il corriere provvederà al ritiro il giorno dopo.
Il locker è quindi una soluzione molto comoda e molto più sicura di ricevere i nostri ordini Amazon avendo anche rispetto ed un occhio di riguardo per chi deve effettuare la consegna.
Quando cancelliamo file e documenti dal nostro computer, o da qualunque dispositivo mobile, in realtà non lo eliminiamo del tutto, ed anche se apparentemente il file è andato perduto, ci sono semplici programmi, alcuni anche gratuiti, in grado di recuperarli. Ovviamente, a livello hobbistico, questo recupero dipende da una serie di variabili, ma ci sono comunque buone probabilità di recuperare i documenti. Chi invece tratta recupero dati, ha strumenti molto più evoluti che permettono un recupero con una percentuale di successo decisamente maggiore.
Ora, molti di voi penseranno che non siamo in un mondo di spie e di 007, e che nessuno ha necessità di cancellare in maniera definitiva dei documenti dal proprio PC. Ma ne siete veramente sicuri?
Viviamo oggi in un mondo nel quale le informazioni hanno un prezzo elevatissimo e ci sono un’infinità di società che basano il loro business sulla vendita proprio di queste informazioni. Quando buttiamo via il vecchio hard-disk del nostro computer, o quando rivendiamo il nostro notebook, o prestiamo una chiavetta usb: sono tutti casi in cui una cancellazione sicura dei file è fondamentale per salvaguardare la nostra privacy.
Ma perché i file che cancelliamo sono recuperabili? La prima risposta a questa domanda è da ricercare nel meccanismo di memorizzazione dei file stessi. Questi, vengono indicizzati in una tabella che contiene il loro nome e le indicazioni sulla loro posizione fisica sul supporto di memorizzazione, sia esso un disco meccanico, un SSD o una chiavetta usb. Quindi, quando comandiamo al nostro PC di cancellare un file, in realtà, non fa altro che eliminare il nome del file dalla tabella, lasciandolo intatto sul supporto, anche se quello spazio sarà indicato come libero. Con il tempo, altri file si sovrapporranno fisicamente a quelle aree del supporto ma, per una serie di motivi tecnici e fisici, possiamo immaginare come se i dati si sovrapponessero tra loro, rendendo possibile il recupero delle informazioni che si trovano negli strati inferiori (semplificazione per dare l’idea del principio di funzionamento).
Per risolvere questa serie di problemi, sono stati sviluppati appositi software definiti di “Cancellazione sicura” che fanno in modo che i file non siano più recuperabili dopo il loro utilizzo. Tra questi, vi propongo “Alternate File Shredder”, un programma semplicissimo da utilizzare, gratuito, e che potete scaricare dalla mia Area Download.
Ma qual’è il principio di funzionamento di questi programmi? Principalmente sono due e si basano uno sul nome ed uno sui dati fisici. Per quanto riguarda il nome del file, questi viene modificato casualmente per non creare correlazione con i dati. È anche possibile intervenire sulle informazioni circa la dimensione del file per renderne più complicata la ricostruzione. I dati, invece, vengono sovrascritti n volte per garantire l’impossibilità del recupero. Il numero di sovrascritture è solitamente selezionabile dall’operatore e, per garantire sicurezza, deve essere maggiore o uguale almeno a 35 volte. Questo significa che, sovrascrivendo per almeno 35 volte tutte le locazioni di memoria del programma sul nostro supporto, questo non sarà più in nessun modo recuperabile.
Per poter utilizzare il nostro software, lo dovremo prima installare seguendo la semplice procedura guidata. Il programma si integra perfettamente in Windows e questo ci semplificherà il suo utilizzo.
Se vogliamo cancellare un file in maniera definitiva, ci basterà cliccare sul tasto destro del mouse in corrispondenza del file incriminato e selezionare dal menù contestuale Invia a la voce File Shredder.
Si aprirà il nostro programma con il file che vogliamo cancellare direttamente presente al suo interno. Stessa cosa possiamo fare con una cartella.
Una volta selezionati tutti i file, dovremo impostare i parametri operativi come nell’immagine seguente.
Queste impostazioni vanno a modificare tutte le informazioni del file nella tabella di allocazione, oltre a sovrascrivere tutti i dati per 35 volte. Ovviamente è anche possibile sovrascrivere i dati per un numero maggiore di volte, ma chiaramente a scapito delle prestazioni. A titolo informativo, cancellare 35 volte su un SSD un file da 4,8 GB impiega circa 24 secondi mentre, cancellare 6 file pdf da una chiavetta usb per un totale di 2,4 MB ha richiesto 48 secondi. Sta a voi scegliere i parametri migliori in base al livello di importanza dei file da cancellare.
Cliccando sulla terza icona del programma, è possibile, invece, aggiungere l’intero contenuto del cestino, in modo da cancellare in maniera definitiva anche questi file.
Una nota doverosa è da fare in merito ai possessori di SSD. Poiché sappiamo che il ciclo di vita di questi supporti è legato al numero di scritture, chiaramente questi programmi di cancellazione sicura vanno usati con cautela e accortezza.
Ora che sapete come funziona realmente la cancellazione dei file, spero che questo programma vi possa aiutare nel difendere la vostra privacy. Fatemi sapere nei commenti cosa ne pensate. Grazie
La guerra tra WhatsApp e Telegram , i due client si messaggistica istantanea, è scoppiata da tempo ormai, ma ieri , Pavel Durov, fondatore di Telegram ha sganciato l’ennesima bomba destinata a fare tanto rumore e a scuotere gli utilizzatori, o almeno mettere loro la pulce nell’orecchio.
Durov ci è andato giù in maniera pesante scrivendo sul blog ufficiale che WhatsApp è addirittura “pericolosa” da usare.
Secondo l’imprenditore russo, non basta affidarsi alla crittografia end-to-end per garantire sicurezza e riservatezza nello scambio di messaggi dichiarando ufficialmente:
WhatsApp usa le parole ‘crittografia end-to-end’ come se fosse un incantesimo magico che da solo dovrebbe rendere automaticamente sicure tutte le comunicazioni. Questa tecnologia, però, non è un proiettile d’argento che può garantire la privacy assoluta
Inoltre ha rincarato la dose dichiarando che il codice sorgente di Telegram è open-source ed accessibile a tutti mentre quello di WhatsApp no, quindi nessuno sa realmente cosa fa l’App di facebook e quali “porte nascoste” prevede.
In realtà, l’App di messaggistica di Durov è nata proprio con l’intento di garantire sicurezza e privacy nelle comunicazioni introducendo da subito la crittografia, l’eliminazione dei server su cui i messaggi risiedono e mettendo a disposizione degli utenti le chat che si “autodistruggono”.
Inoltre Telegram è diventato con il tempo un app molto completa grazie ai Bot, particolari sottoprogrammi che permettono di implementare varie funzioni extra come la ricerca di musica per esempio. Anche a livello di messaggistica, Telegram si è subito distinto con l’introduzione di funzioni che ancora in WhatsApp non ci sono come la gestione multi-account o i sondaggi.
Tutte queste funzioni fanno si che ad oggi io preferisca e consigli a tutti l’utilizzo di Telegram rispetto a WhatsApp che ha avuto solo il vantaggio di essere il primo IM di grande diffusione. Il gap però sta presto per essere colmato.
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