Signal
21 Gen, 2021

SIGNAL- La verità

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1 Gen, 2021

Windows 7 non molla…

Ll 14 gennaio del 2020 è scaduto il supporto ad uno dei sistemi operativi più longevi e riusciti della storia della Microsoft: Windows 7. Nonostante questo, però, da alcune stime viene confermato che ancora il 17% dei PC al mondo lo utilizza ancora e probabilmente, la maggior parte di questi si trova in ambienti aziendali ed amministrativi.

Poiché, secondo le stime della casa di Redmond, sono circa 1,5 miliardi i computer che utilizzano Windows sul pianeta, è facile ipotizzare che parliamo di oltre 250 milioni di PC. Per dovere di cronaca, è però importante ricordare che moltissime grandi aziende, soprattutto governative, continuano ad avere grandi parchi macchine con Windows 7 ma hanno aderito al programma di estensione degli aggiornamenti e ricevono quindi periodicamente le patch di sicurezza. Si tratta comunque di un programma molto costoso e che vedrà il suo prezzo aumentare ulteriormente in futuro per favorire il passaggio a Windows 10.

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14 Dic, 2020

GOOGLE FUORI SERVIZIO – AGGIORNAMENTO

15/12/2020 – Oggi pomeriggio, Google ha ufficializzato la sua posizione sul malfunzionamento di venerdì 11 ed ha spiegato che la causa del problema è stato un’interruzione del sistema di autenticazione dovuto ad un problema della quota storage. Erano infatti inaccessibili tutti i servizi che richiedono di loggarsi mentre, il motore di ricerca, ad esempio, era perfettamente funzionante.

Si è quindi trattato di un guasto e non di un attacco informatico. Ora Google dovrà indagare e capire quale sia stata la causa del problema per fare in modo che non si ripeta in futuro.


11/12/2020 – 13:30 – Tutto sembra tornare piano piano alla normalità e molti servizi sono stati ripristinati.


11/12/Dalle ore 12:30 circa, la maggior parte dei servizi di Google non è più accessibile. YouTube, ClassRoom, Meet, Drive, Gmail, Play ecc… non funzionano più e non posso essere utilizzati dai milioni di operatori che quotidianamente si affidano a questi servizi gratuiti.

Solo il motore di ricerca sembra al momento continuare a funzionare.

Seguirò gli aggiornamenti e vi terrò informati sugli sviluppi di un blocco che riguarda, oltre che l’Italia, anche altri paesi lasciando ipotizzare che il problema sia globale.

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10 Dic, 2020

INTEL di 9°generazione: fine produzione.

La linea di processori Coffee Lake “Refresh”, annunciata ad ottobre 2018, inizierà la sua fase di declino da marzo per vedere le sue ultime spedizioni utili il 24 dicembre 2021. Parliamo dell’intero segmento di processori della 9° generazione, a partire dai Celeron fino ad arrivare al top di gamma, il famoso I9-9900K.

Vedremo, alla luce di questa notizia, come i prezzi varieranno in queste settimane e se spunteranno offerte interessanti legate alla fine vita di queste CPU.

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22 Nov, 2020

WhatsApp: messaggi effimeri…

Sono sempre stato del parere che, se devi fare una cosa la devi fare bene, altrimenti lascia stare e passa avanti. Questa, è una di quelle situazioni in cui una funzione sembra stata implementata in maniera veloce e superficiale, perdendo quasi totalmente di utilità.

Scopriamo nel video cosa sono i messaggi effimeri e come funzionano…

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20 Nov, 2020

OPENOFFICE: rilasciata la versione 4.1.8

Come possiamo vedere dal sito ufficiale, Apache Foundation ha rilasciato la sua ultima versione di OpenOffice. Si tratta della versione 4.1.8 che però non introduce nessuna novità significativa ma punta alla correzione di tanti bug individuati da sviluppatori ed utenti.

Uno dei bug più importanti riguardava l’esportazione in formato PDF, problema che dovrebbe essere ormai ampiamente superato.

È curioso notare come, dalla loro separazione, OpenOffice e LibreOffice hanno seguito due strade diverse che hanno portato il primo a non ricevere una major release da oltre 5 anni, fossilizzandosi sulla versione 4, mentre LibreOffice è ormai giunto alla versione 7.0.3. A proposito del gap che ormai si sta evidenziando tra le due suite per ufficio, “The Document Foundation“, che gestisce LibreOffice, ha inviato una lettera ad Apache Foundation con l’intento di riunire le strade dei due progetti.

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12 Nov, 2020

Honor venduta da Huawei

Dagli uffici di Huawei arriva un secco “No Comment” alla richiesta di informazioni sulla vendita del brand Honor e questo non fa altro che confermare le voci che danno per certa la cessione di un marchio che negli anni ha saputo ritagliarsi una sua precisa fetta di mercato.

L’annuncio ufficiale dovrebbe arrivare il 20 di novembre ed in questa data conosceremo probabilmente il futuro e le ambizioni commerciali dei nuovi acquirenti. Si tratterebbe di una Joint Venture formata da investitori cinesi con l’immancabile presenza dello Stato. Dalle prime informazioni la neonata società punta ad un ingresso in borsa nel giro di 3 anni mentre non si conosce ancora l’ammontare dell’intera operazione. Quello che sembra certo, è la presenza di una clausola che autorizza la nuova società ad utilizzare chipset 5G sui propri dispositivi.

Non ci resta che aspettare per scoprire quale sarà il futuro di Honor.

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10 Nov, 2020

BONUS PC: PRIME OFFERTE

Finalmente i gestori telefonici hanno pubblicato sui propri siti le prime offerte relative al Voucher PC e le sorprese non mancano. Da un lato si evince la mancanza di convenienza per le famiglie mentre dall’altro si palesano tutti i dubbi legati ad una gestione poco trasparente della faccenda.

Spero che il video-articolo vi sia piaciuto e vi invito ad iscrivervi al canale e mettere un like al video.

Grazie e a presto…

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7 Nov, 2020

Raggiungere Marte in 3 mesi grazie ad un nuovo concept di motore nucleare.

Il progetto, come concept, è stato depositato negli uffici della Nasa e permetterebbe di raggiungere Marte in appena 3 mesi. Si tratta di un motore nucleare che racchiude gran parte del suo segreto nel combustibile ma che non è del tutto nuovo e riprende studi abbandonati sia dagli U.S.A. che dall’Unione Sovietica tra gli anni 70 ed 80.

Nel 2018 i Russi hanno rispolverato il loro vecchio progetto rinominandolo TEM mentre, l’anno dopo, gli americani sono stati spinti dall’investimento di 125 milioni di dollari stanziato del Congresso per lo sviluppo di razzi a propulsione nucleare termica.

Ovviamente la chiave di lettura di questo progetto deve essere, oltre l’efficienza, la sicurezza e per questo, è stato ideato un nuovo e rivoluzionario carburante: l’uranio incapsulato. Si tratta di uranio per uso civile arricchito tra il 5 ed il 20 % quindi più sicuro di quello utilizzato nei reattori navali. Inoltre è rivestito ed incapsulato in particelle di carburo di zirconio.

Le prestazioni, l’efficienza e la sicurezza di questo tipo di motore potrebbe permetterci di raggiungere Marte in appena 3 mesi.

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1 Nov, 2020

COMMODORE: Un marchio che ha rivoluzionato il computer (2° Parte)

Riprendiamo la nostra storia dopo il fiasco del Commodore 16 e de Plus/4 che ha visto l’azienda correre ai ripari ripristinando la produzione del C64.

Jack Tramiel ha sempre avuto un grande fiuto per gli affari e le tante acquisizioni effettuate ne sono la dimostrazione. Nel 1983 Jack piazza un grandissimo colpo acquisendo la Hi-Toro, piccola azienda fondata da quello che passerà alla storia come uno dei più grandi ingegneri elettronici del secolo: Jay Miner. Insieme ad alcuni colleghi usciti dall’Atari, Jay sviluppava sistemi ad alte prestazioni basati su architettura a 16 bit, che Atari non voleva sostenere a favore della sua architettura ad 8 bit, ma con chip dedicati al video, a calcoli specifici ed all’audio. Quando Tramiel acquisisce l’azienda che aveva ormai cambiato il proprio nome in Amiga Corporation, lo stato sviluppo di hardware e software è già avanzatissimo e dispone di un’intera interfaccia grafica con finestre, icone e menù. La frase che Jack utilizza per convincere Miner ad accettare l’acquisizione è passata alla storia: “How about being part of our gang?” (“Che ne diresti di unirti a noi?”). Grazie all’organizzazione industriale del colosso Commodore, il lavoro di Miner subisce una forte accelerazione che permette di presentare al mondo intero, il 23 luglio 1985 l’Amiga 1000.

Jay Miner con l’Amiga 1000

Quello che pochi sanno è che il design del nuovo computer Commodore è stato ideato da Andy Warhol che ne diventa un grande sostenitore ed utilizzatore. L’architettura hardware, invece, è composta dal potente processore Motorola 68000 coadiuvata da 512 kB di ram e dal famoso OCS, tre chip dai nomi in codice Agnus, Denise e Paula che si occupano rispettivamente di gestire memoria, video e audio. Le prestazioni dell’Amiga 1000 non sono minimamente paragonabili a nessun calcolatore del periodo. Il video può spingersi fino alla risoluzione di 640 x 512 pixel mentre l’audio è a 4 canali ma soprattutto il tutto è supportato dall’Amiga OS, un potente e completo ambiente grafico molto intuitivo. Costava 1295 dollari, un prezzo non bassissimo ma accessibilissimo alle piccole e medie aziende e che permetteva di fare grafica e gestione video a basso costo.

Due anni dopo il lancio ed il successo dell’Amiga 1000, Commodore decide di ottimizzarne il progetto e lancia nel 1987 l’Amiga 500. Ha le stesse caratteristiche del predecessore, ma grazie all’ottimizzazione del processo produttivo ed un nuovo design, viene venduto all’incredibile prezzo di 699 dollari. In Italia il prezzo era di Lire 1.200.000, ossia meno della metà dei computer IBM compatibili e con molta potenza in più. Se in un primo momento la macchina viene pensata e commercializzata per l’elaborazione grafica e sonora, diventa ben presto una straordinaria console da giochi. Questo ha fatto si che l’Amiga 500 diventa l’Amiga più venduto della storia ma ne ha anche compromesso la reputazione di eccellete personal computer.

Nel ’90, per venire incontro alle richieste dei programmatori e dei software, sempre più esosi di memoria, la Commodore presentò la versione Plus dell’Amiga 500 che oltre ad un chipset aggiornato ha 1MB di ram. Purtroppo la cattiva abitudine dei programmatori di questo periodo di basarsi esclusivamente sulle risorse hardware invece che sul sistema operativo rende tutto il parco software dell’Amiga 500 incompatibile con la versione PLUS che è quindi destinata a fallire miseramente.

Per correre ai ripari, Commodore lancia nel 1992 l’Amiga 600, un eccellente calcolatore che introduce la tecnologia a montaggio superficiale dei componenti ed è compatibile con quasi tutti i giochi dell’infinita libreria dell’A500. Purtroppo, però, monta il processore Motorola 68010 che inizia a mostrare i segni del tempo e si rivela lento per un periodo in cui la concorrenza sta effettuando il passaggio all’architettura a 32 bit. Le vendite vanno bene ma non sono sufficienti a garantire all’azienda di Tramiel un futuro sereno.

Amiga 600

Da questo punto in poi le cose si mettono male per la Commodore a causa di una serie di scelte tecniche sbagliate e di operazioni di marketing totalmente fuori luogo.

Viene infatti presentato l’Amiga 1200, primo calcolatore dell’azienda spacciato come a 32 bit sebbene in realtà era a 24bit a causa della versione economica del processore utilizzato. Il problema è che il lancio avviene a pochi mesi dalla commercializzazione dell’Amiga 600.

Il processore utilizzato è il Motorola 68EC020, fratello minore del 68020 che è realmente a 32 bit. Quello utilizzato, invece, ha il bus troncato a 24bit che gli permette di gestire meno memoria. Per il resto la macchina non è male con i suoi 2Mb di ram espandibili ed il nuovo chipset AGA: Amiga Advanced Graphics Architecture. Il progetto prevede che si possa raggiungere una risoluzione di 800×600 a 256 colori ma lo sviluppo è talmente lento che quando viene commercializzato tutti i PC IBM sono già dotati di grafica 1024×768 con 256 colori e l’audio è, grazie alle famose Sound Blaster, già a 16 bit. Anche se l’hardware è discretamente potente, l’Amiga 1200 paga un altro terribile scotto rispetto alle macchine IBM compatibili: l’espandibilità e questo decreta il fallimento del progetto.

Il vero suicidio commerciale è stato lanciare una pseudo macchina a 32 bit a ridosso del lancio di una macchina come l’Amiga600 che dominava un mercato molto importante per Commodore. Ormai, il gap con i computer IBM compatibile è incolmabile e l’azienda di Tramiel deve chiudere per bancarotta a causa dei troppi debiti accumulati.

Jack Tramiel ha avuto, però, il merito di portare il personal computer nelle nostre case scrivendo una pagina indelebile della storia dell’informatica creando un marchio ancora oggi indimenticato e molto ambito.

A presto…

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