3 Feb, 2022

MICROSOFT DEFENDER: la rivincita

Per anni ridicolizzato dalla stampa, gli addetti ai lavori e dagli utenti stessi, l’antivirus di Microsoft si prende oggi la sua rivincita surclassando prodotti come Avg, Avast e Trend Micro.

Quando la Microsoft lanciò Windows Defender il 23 ottobre del 2006, tutti si resero subito conto che come antivirus era veramente pessimo. Deriso e sbeffeggiato da tutti, andò subito ad occupare le ultime posizioni dei test comparativi effettuati regolarmente dalle più note testate giornalistiche del settore. 

A quasi 16 anni di distanza da quel triste inizio, la casa di Redmond raccoglie finalmente i frutti di tanto duro lavoro e dei tanti investimenti fatti e riabilita definitivamente la sua suite di sicurezza che intanto ha anche  cambiato nome e si chiama oggi Microsoft Defender. Infatti, negli ultimi test di dicembre 2021 di AV-TEST, l’antivirus di Satya Nadella (Ceo Microsoft), in una comparativa con altri 19 prodotti, è risultato tra gli 11 software con il punteggio massimo surclassando noti prodotti commerciali come Avast, Malwarebytes, AVG, Bitdefenders e Trend Micro. 

Chiaramente i risultati posso variare in base al campione esaminato ma resta indiscussa la qualità del prodotto Microsoft che è ampiamente sufficiente a garantire la sicurezza dei computer Windows ed oltretutto gode del vantaggio di essere integrato nativamente nel Sistema operativo e di essere soprattutto gratuito. 

 

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15 Feb, 2021

Corretto dopo 12 anni un bug dell’antivirus di Windows.

Con il tradizionale rilascio degli aggiornamenti del martedì, Microsoft ha rilasciato una patch che risolve un bug che affliggeva “Microsoft Defender”, prima noto come “Windows Defender” da ben 12 anni anche se l’antivirus della casa di Redmond è nato oltre 15 anni fa. Il problema è stato scoperto nel novembre 2020 e risiede nel driver BTR.sys. Il motivo per il quale ci è voluto così tanto tempo per scoprire questa vulnerabilità sta nel fatto che il file in questione non risiede permanentemente sul computer ma viene temporaneamente copiato e cancellato quando ha terminato la sua funzione. Nello specifico il driver si occupa della cancellazione dei file e delle chiavi di registro create dai malware.

Nonostante le sue caratteristiche, il bug è stato classificato ad “alto rischio” poiché permette l’elevazione dei privilegi, anche se il rischio è minimo in quanto richiede un accesso fisico o remoto.

Problema risolto per chi utilizza l’antivirus di casa Microsoft e nessun problema invece per chi ne utilizza uno di terze parti che automaticamente disattiva quello di Windows.

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